Da capo
2020, performance, Bunker Soratte di Sant’Oreste (RM), Italia
La vanitas che indaga il pentimento, la detonazione e la polvere. Partendo dall’iconografia cristiana del cospargersi il capo di cenere come segno di penitenza s’intende proporre un cortocircuito visivo attraverso un’esplosione potenziale. All’interno di un bunker antiatomico viene versata, sul corpo della performer, una miscela di cenere e polvere da sparo. La storia di un bunker antiatomico si contamina con la performance favorendo nello spettatore metafore visive. "Da capo" è la tensione di un’esplosione inespressa, l’immagine generata allude all’immobilità delle figure pompeiane e all’evanescenza delle ombre di Hiroshima. Sottraendo l’eruzione del Vesuvio e l’esplosione dell’atomica, l’opera rende possibile la speculazione su cause e scenari che mostrano l’estinzione.
L’immagine
"Da capo" è una serie di performance.
Da capo, γνῶθι σαυτόν
Una performer immobile (riprende la posizione dello scheletro del mosaico delle Terme di Diocleziano, che reca il motto greco “conosci te stesso”) su una superficie bianca, viene completamente ricoperta di cenere e polvere da sparo da un secondo performer.
Conclusa l’azione la performer abbandona la posizione, lasciando visibile la sagoma.
Da capo, raccolta
Una performer immobile (riprende una posizione meditativa, in ginocchio)
su una superficie bianca, viene completamente ricoperta di cenere e polvere
da sparo da un secondo performer. Conclusa l’azione la performer abbandona la posizione,
lasciando visibile la sagoma.
Crediti
di e con Salvatore Crucitti, Gloria Zeppilli
Crediti fotografici Giorgio Benni, Monkeys Video Lab Srl
In foto:
“Da capo, γνῶθι σαυτόν, 2021, performance, mostra “Punto di arrivo nel nuovo mondo”, Bunker Soratte di Sant’Oreste (RM), foto di Giorgio Benni.
“Da capo, γνῶθι σαυτόν, 2021, performance, mostra “Un atto necessario”, Regional Exhibition EU4ART, Roma. Documentazione Monkeys Video Lab Srl.