Un dito in un occhio
2022, performance site-specific e installazione sonora, Ex Convento Le Clarisse di Caramanico Terme (PE)
Ascoltare e inscrivere il paesaggio in una traccia ellittica. La potenzialità della distanza diventa performativa nello sguardo e nella memoria remota della leggenda. Le voci di un dialogo composto da frasi ellittiche muovono due performer che, immersi nel paesaggio, appaiono come formiche organizzate. Qui la prossimità dell’ascolto si scontra con la distanza del movimento.
L’immagine
La performance distante 220 metri in linea d’aria è visibile attraverso
una grande finestra di una stanza dell’Ex Convento Le Clarisse di
Caramanico Terme (PE). I due performer si muovono concentricamente
al ritmo di un dialogo amplificato nella stanza dov’è presente il pubblico.
Il dialogo è il risultato di un collage letterario di materiali d’archivio,
racconti, modi di dire e leggende del posto riscrivendo una nuova leggenda
sulla nascita del convento.
Crediti
Di e con Salvatore Crucitti e Gloria zeppilli
Presso l’Ex Convento Le Clarisse di Caramanico Terme (PE)
Residenza RAMO 7 a cura di Giuliana Benassi, Monica Lundy, Daniele Puppi